In quanto tempo si rigenera il sangue?
a cura del dr. Giovanni Franco, specialista in ematologia (in collaborazione con pazienti.it).
In quanto tempo si rigenera il sangue?

Pensando al nostro sangue, probabilmente,

non abbiamo mai riflettuto sulla “ciclicità”

delle sue componenti, che si rigenerano

continuamente, in periodi di tempo

definiti.

Il sangue è composto da una parte liquida

detta “plasma” e da una parte corpuscolata

composta da:

• globuli rossi, che vivono sino a 120

giorni;

• leucociti, il cui ciclo di vita è di circa

14 giorni;

• piastrine, che si rigenerano ogni 7

giorni.

Dunque, il rinnovamento fa parte della

“vita del sangue”, garantendo all’organismo

la massima funzionalità.

Qual è il ruolo del sangue?

Indispensabile per la vita, il sangue ha più

funzioni, rese possibili dalle singole particelle

che lo compongono. Un soggetto

adulto conta circa 6 litri di sangue nel proprio

corpo, indicativamente 1/12 del peso

corporeo.

Entrando nel dettaglio, scopriamo che

i globuli rossi – detti anche eritrociti –

sono le cellule principali del sangue, per

un totale di oltre 4 milioni/mm3. Privi di

nucleo, questi globuli contengono in sé

l’emoglobina, proteina che ha l’importantissima

funzione di trasportare ossigeno.

La formazione degli eritrociti (eritropoiesi)

prevede un circolo di 7 giorni e, una

volta formati, i globuli rossi vivono mediamente

120 giorni. I globuli rossi cedono

l’ossigeno ai tessuti, prelevando l’anidride

carbonica e trasportandola fino ai polmoni

dove, poi, sarà eliminata con la respirazione.

Un’altra componente importante del sangue

è costituita dalle piastrine, anch’esse

prive di nucleo, sono prodotte nel midollo

osseo. Note anche come trombociti, hanno

il compito di bloccare le emorragie, a

seguito di ferite, aggregandosi tra loro e

promuovendo la coagulazione.

Sempre protagonisti, nel sangue, sono

anche i leucociti, meglio conosciuti come

globuli bianchi. A questo gruppo di cellule

che difendono il nostro organismo appartengono

i neutrofili, i linfociti, i monocitigli

eosinofili e i basofili.

I linfociti sono alla base del nostro sistema

immunitario, distruggendo o direttamente

o tramite la produzione di anticorpi gli

agenti patogeni che provengono dall’esterno.

Infine, ricordiamo il plasma composto da

acqua, sali minerali e proteine, dal caratteristico

colore giallo, che ha come funzione

principale quella di rendere il sangue un

liquido. Grazie al plasma può avvenire il

trasporto di sostanze nutritive, di proteine

e delle stesse cellule del sangue.

Riassumendo, il sangue ha il compito di:

• far sì che i tessuti ricevano le giuste

sostanze nutritive;

• portare ossigeno ai tessuti e prelevare

l’anidride carbonica;

• trasportare i “rifiuti” e farli eliminare

dai reni;

• far circolare ormoni, enzimi e vitamine;

• difendere l’organismo.

Donazione del sangue: dopo quanto si

rigenera?

Subito dopo il prelievo, l’organismo attua

dei processi di rigenerazione. Dai tessuti,

infatti, sono “richiamati” i liquidi necessari,

il midollo osseo aumenta la produzione

dei globuli rossi (ripristino completo in 3

settimane). Il plasma si riforma in poche

ore.

Globuli bianchi e piastrine tendono a ricrearsi

in 24-48 ore. Per questa ragione,

esistono dei tempi di recupero post-donazione

ben precisi. Non si devono superare

le 4 donazione negli uomini e le due per

le donne, in un anno. Tra una donazione

e l’altra, è bene che trascorrano 90 giorni.

Minore è il tempo necessario per ripetere

una donazione del plasma. Nelle sedi e

nei centri di raccolta AVIS troverete guide

chiare alla donazione.

Ricordate, donare fa bene, aiuta chi ne ha

bisogno e può davvero permettere di salvare

una vita.