Pensando al nostro sangue, probabilmente,
non abbiamo mai riflettuto sulla “ciclicità”
delle sue componenti, che si rigenerano
continuamente, in periodi di tempo
definiti.
Il sangue è composto da una parte liquida
detta “plasma” e da una parte corpuscolata
composta da:
• globuli rossi, che vivono sino a 120
giorni;
• leucociti, il cui ciclo di vita è di circa
14 giorni;
• piastrine, che si rigenerano ogni 7
giorni.
Dunque, il rinnovamento fa parte della
“vita del sangue”, garantendo all’organismo
la massima funzionalità.
Qual è il ruolo del sangue?
Indispensabile per la vita, il sangue ha più
funzioni, rese possibili dalle singole particelle
che lo compongono. Un soggetto
adulto conta circa 6 litri di sangue nel proprio
corpo, indicativamente 1/12 del peso
corporeo.
Entrando nel dettaglio, scopriamo che
i globuli rossi – detti anche eritrociti –
sono le cellule principali del sangue, per
un totale di oltre 4 milioni/mm3. Privi di
nucleo, questi globuli contengono in sé
l’emoglobina, proteina che ha l’importantissima
funzione di trasportare ossigeno.
La formazione degli eritrociti (eritropoiesi)
prevede un circolo di 7 giorni e, una
volta formati, i globuli rossi vivono mediamente
120 giorni. I globuli rossi cedono
l’ossigeno ai tessuti, prelevando l’anidride
carbonica e trasportandola fino ai polmoni
dove, poi, sarà eliminata con la respirazione.
Un’altra componente importante del sangue
è costituita dalle piastrine, anch’esse
prive di nucleo, sono prodotte nel midollo
osseo. Note anche come trombociti, hanno
il compito di bloccare le emorragie, a
seguito di ferite, aggregandosi tra loro e
promuovendo la coagulazione.
Sempre protagonisti, nel sangue, sono
anche i leucociti, meglio conosciuti come
globuli bianchi. A questo gruppo di cellule
che difendono il nostro organismo appartengono
i neutrofili, i linfociti, i monocitigli
eosinofili e i basofili.
I linfociti sono alla base del nostro sistema
immunitario, distruggendo o direttamente
o tramite la produzione di anticorpi gli
agenti patogeni che provengono dall’esterno.
Infine, ricordiamo il plasma composto da
acqua, sali minerali e proteine, dal caratteristico
colore giallo, che ha come funzione
principale quella di rendere il sangue un
liquido. Grazie al plasma può avvenire il
trasporto di sostanze nutritive, di proteine
e delle stesse cellule del sangue.
Riassumendo, il sangue ha il compito di:
• far sì che i tessuti ricevano le giuste
sostanze nutritive;
• portare ossigeno ai tessuti e prelevare
l’anidride carbonica;
• trasportare i “rifiuti” e farli eliminare
dai reni;
• far circolare ormoni, enzimi e vitamine;
• difendere l’organismo.
Donazione del sangue: dopo quanto si
rigenera?
Subito dopo il prelievo, l’organismo attua
dei processi di rigenerazione. Dai tessuti,
infatti, sono “richiamati” i liquidi necessari,
il midollo osseo aumenta la produzione
dei globuli rossi (ripristino completo in 3
settimane). Il plasma si riforma in poche
ore.
Globuli bianchi e piastrine tendono a ricrearsi
in 24-48 ore. Per questa ragione,
esistono dei tempi di recupero post-donazione
ben precisi. Non si devono superare
le 4 donazione negli uomini e le due per
le donne, in un anno. Tra una donazione
e l’altra, è bene che trascorrano 90 giorni.
Minore è il tempo necessario per ripetere
una donazione del plasma. Nelle sedi e
nei centri di raccolta AVIS troverete guide
chiare alla donazione.
Ricordate, donare fa bene, aiuta chi ne ha
bisogno e può davvero permettere di salvare
una vita.