Sono molte le regioni e le zone d’Italia da
cui – in questo periodo tra luglio e agosto –
arrivano segnalazioni di carenza di sangue,
con scorte ridotte al minimo e interventi
chirurgici programmati rinviati. Le rassegne
stampa tradizionali e via web, così come gli
appelli di molte nostre sedi, confermano le
criticità.
Per invitare tutti a programmare la donazione
prima di partire per le vacanze, AVIS Nazionale
ha dapprima lanciato
la campagna estiva ‘Be red,
be yellow, be good’, mentre
nei giorni scorsi ha pubblicato
un post social di grande
impatto: “Non servono
grandi parole. Tu doni, io
vivo”. Tantissime le condivisioni
del post (oltre 150.000
lettori e 8mila condivisioni),
pensato per ricordare che difronte
alla crisi l’unica risposta
è l’impegno personale e
l’invito a amici e conoscenti.
Negli ultimi giorni anche il
Centro Nazionale Sangue
ha confermato ai media la
situazione di carenza: “nei
giorni scorsi il sistema informativo
Sistra, dove le
regioni carenti o con una
eccedenza inseriscono ogni
giorno il proprio fabbisogno
e le unità eventualmente disponibili,
segnalava richieste
per 235 sacche, a fronte
di una disponibilità per la
compensazione interregionale di appena 60.
L’appello vale per tutto il territorio nazionale,
anche perché l’autosufficienza è garantita
anche dalla compensazione tra regioni, per
cui chi raccoglie di più dona a chi è carente”.
“In questi ultimi giorni anche regioni che
solitamente raccolgono più sangue di quello
che consumano hanno invece qualche problema
a garantire la compensazione - spiega
il direttore Generale del Cns Giancarlo
Liumbruno - a rischio ci sono terapie salvavita,
considerando ad esempio che per un
paziente leucemico servono otto donatori a
settimana o che le talassemie e le altre emoglobinopatie
assorbono circa il 10% delle
unità raccolte sul territorio nazionale, ma
anche gli interventi chirurgici, se si pensa
che ad esempio per un trapianto cuore-polmoni
possono essere usate fino a 30-40 sacche
di sangue”.