Ha colpito tutta AVIS la notizia della morte
avvenuta venerdi 10 maggio, all’età di
99 anni, dell’ex presidente nazionale Mario
Zorzi. “Siamo profondamente addolorati
– commenta il presidente nazionale, Gianpietro
Briola – e ci stringiamo al dolore
della famiglia, della moglie Pierina e dei
figli che sono stati al fianco del caro Mario
per tantissimi anni.
Il contributo che il dott. Zorzi ha dato alla
crescita della nostra Associazione nel corso
di tutta la sua vita e in particolare durante
la sua presidenza nazionale, in un periodo
particolarmente delicato per il nostro
Paese come quello tra gli anni Settanta e
Ottanta, resterà per sempre nella memoria
storica di AVIS.
Il suo impegno, la sua costanza e il suo
amore incondizionato per i valori del volontariato
del sangue devono essere un
modello per tutti noi e per le generazioni
future”.
Nato nel 1920 a Brescia, Zorzi si è laureato
in Medicina e Chirurgia all’Università
di Pavia nel 1945 e ha ricoperto la cattedra
di Tecnicadiagnostica istopatologica all’Università
degli Studi di Milano.
Sposato e con 6 figli, Zorzi – dopo l’impegno
con AVIS nel territorio della sua
città e della sua provincia – è stato eletto
presidente dell’Associazione nel 1979 (per
rimanervi fino al 1987) e successivamente
nominato medaglia d’oro al merito della
Sanità pubblica. Rispetto agli anni del suo
impegno come presidente, ha conservato
questo ricordo: “Sono stati anni di grande
difficoltà dal punto di vista organizzativo,
perché anche la medicina stava cambiando
epoca.
Dall’ uso del sangue a scopo soltanto sostitutivo
per un grave trauma si è passati alla
fase in cui il sangue è diventato la fonte di
un medicamento”.
Anche negli ultimi anni il prof. Zorzi non
ha mancato di partecipare alla vita associativa,
portando la sua esperienza in diversi
incontri (tra cui il Forum giovani del 2014).
Nel 2017, in occasione del 90mo di fondazione
di AVIS NAZIONALE, intervenne
telefonicamente alla cerimonia pubblica a
Palazzo Marino (Milano).