L’attività di donazione si consolida, le liste d’attesa calano per
il terzo anno consecutivo (in particolare quella per il trapianto
di rene) mentre le dichiarazioni di volontà alla donazione degli
organi sono quasi raddoppiate, grazie anche alla possibilità di
registrare la propria scelta al rinnovo della carta d’identità elettronica.
I dati 2018 registrano l’ottimo stato di salute della Rete
nazionale trapianti, che a vent’anni dalla sua nascita (con la Legge
91 del 1 aprile 1999) si conferma come una delle realtà più
efficienti del Servizio sanitario nazionale.
DONAZIONI E TRAPIANTI: SECONDO MIGLIOR
ANNO DI SEMPRE
Il dato 2018 sull’attività complessiva di donazione è il secondo
migliore di sempre: lo scorso anno ci sono stati 1680 donatori
(tra deceduti e viventi), con una flessione di 83 unità rispetto al
2017 ma ben al di sopra della media degli ultimi 5 anni. Il trend
2014-2018 è in decisa ascesa, con una crescita delle donazioni
pari al 24,4%. Anche per quanto riguarda il numero dei donatori
utilizzati il dato 2018 (1370) rappresenta la seconda miglior
performance in assoluto. La percentuale di opposizioni alla donazione
è stata del 29,9%: un dato in leggero aumento rispetto
al 2017 (28,7%) ma ancora una volta molto inferiore al 32,8%
registrato nel 2016.
Complessivamente i trapianti effettuati nel 2018 sono stati 3718,
di cui 3407 da donatore deceduto e 311 da vivente. Anche in questo
caso si tratta del secondo miglior risultato mai registrato, un
dato in calo rispetto al 2017 ma che consolida il trend di crescita
degli ultimi cinque anni (+20,4%). Nel dettaglio, sono stati effettuati
2117 trapianti di rene (di cui 287 da vivente), 1245 trapianti
di fegato (86 da vivente), 233 trapianti di cuore, 143 di polmone
e 41 di pancreas.
Analizzando i dati su base regionale, emerge ancora una volta il
quadro di un’Italia a due velocità: i volumi di attività nelle regioni
centro-settentrionali sono ancora molto superiori a quelli del
Sud. Nel 2018 la Toscana si è confermata come la regione con
il maggior numero di donatori utilizzati per milione di abitanti:
46,8, uno dei dati migliori tra tutte le regioni europee. C’è stata
una crescita importante in Piemonte (i donatori utilizzati sono
passati da 32 a 34,8 per milione di persone) e in Lombardia (da
24,8 a 26,4). Da segnalare il caso virtuoso della Sardegna, dove a
livello locale i donatori utilizzati sono saliti in termini assoluti del
18,9% in un solo anno (da 37 a 44 ).
Per quanto riguarda i dati preliminari sui tessuti, il numero dei
trapianti effettuati nel 2018 è stato di 16.468, in lieve calo rispetto
al 2017 (-1,4%), a fronte di 13482 donazioni effettuate.
Continuano invece ad aumentare i trapianti di cellule staminali
emopoietiche: lo scorso anno quelli da donatore non consanguineo
sono stati 848, il numero più alto di sempre. Nell’ultimo
anno i nuovi iscritti al Registro IBMDR sono stati 37.835 contro i
25010 del 2017: un aumento del 51,3% dovuto in buona parte alla
grande risposta dei cittadini all’appello lanciato per il caso del
piccolo Alessandro Maria Montresor. Ad oggi i donatori attivi
iscritti al Registro IBMDR sono 421.441.
LISTE D’ATTESA, CONTINUA LA DIMINUZIONE
Il consolidamento dell’attività di donazione e trapianto è confermato
dal calo delle liste d’attesa: i pazienti che al 31 dicembre
scorso aspettavano un trapianto erano 8.713 contro gli 8.743 di
12 mesi prima. Si tratta della terza diminuzione consecutiva.
DICHIARAZIONI DI VOLONTÀ, È BOOM: +76,15%
Per quanto riguarda le dichiarazioni di volontà alla donazione di
organi, la Rete nazionale trapianti non ne ha mai raccolte tante
come nel 2018. Al 31 dicembre scorso le dichiarazioni registrate
erano quasi 4 milioni e mezzo, ovvero oltre 1,9 milioni in più rispetto
al 2017: un aumento del 76,15%. Tra i cittadini che hanno
comunicato la loro volontà, l’81,2% ha espresso il proprio consenso,
mentre il 18,9% ha notificato un’opposizione. A trainare
la crescita delle dichiarazioni è il raddoppio dei Comuni nei quali
è possibile registrare la propria volontà in occasione del rilascio
o del rinnovo della carta d’identità: ad oggi il servizio è attivo in
5.598 municipi italiani (il 69,9% del totale).