Il cammino di riforma dello statuto non si ferma il 12 gennaio
di Ruggiero Fiore, Segretario Generale
Il cammino di riforma dello statuto non si ferma il 12 gennaio

AVIS aveva messo all’ordine del giorno la

modifica del proprio statuto, essendo per

molti versi obsoleto quello approvato nel

2004. Poiché noi siamo un’Associazione di

diritto privato, tutte le modifiche sarebbero

dovute passare al vaglio delle Ministero

della salute.

La riforma del Terzo settore, con le necessità

per le associazioni di adeguare i propri

statuti, ci ha dunque costretto a riprendere

il cammino di modifica e il senso di questa

Assemblea è anche nella ripresa di un confronto

mai interrotto.

Con il nuovo statuto diventiamo Rete associativa

nazionale (Ran), essendo noi presenti

in più di 10 regioni e con più di 500

sedi. Per fare questo dovremo adeguare anche

gli statuti delle sedi territoriali.

In capo ad AVIS NAZIONALE restano

funzioni d’indirizzo, programmazione,

controllo. Possono sembrare parole vuote,

ma in realtà tutto questo significa da un

lato ampia autonomia per le sedi territoriali

e dall’altro maggiore autorevolezza per la

sede Nazionale nei confronti degli interlocutori

istituzionali.

Il cammino di adeguamento imposto dalla

riforma ha fatto emergere la necessità di

compiere a breve anche ulteriori passi.

Dovremo procedere con la revisione del

regolamento, perché di fatto è superato

in molte parti. Tutte le altre osservazioni

ricevute (ne sono pervenute oltre 600) ci

dovranno permettere di procedere - con

la dovuta calma nel prossimo biennio - a

quelle modifiche statutarie sostanziali che

da tempo ci sono chieste.

Una riforma statutaria seria, che voglia attualizzare

l’Associazione, non deve essere

compiuta di fretta, ma deve invece avere un

calendario che permetta di valutare tutti i

‘desiderata’ del territorio.

Non ho dubbi che il percorso di adeguamento

sarà completato dalle nostre sedi

senza particolari problemi, visto che i testi

delle bozze di statuto approvati sabato 12

gennaio non dovranno subire modifiche.

Le assemblee territoriali (regionali, provinciali,

comunali) saranno convocate in

forma ordinaria e sarà richiesta la presenza

del notaio solo nel caso in cui la sede abbia

personalità giuridica o fosse stato presente

anche all’Assemblea precedente.

Successivamente alle Assemblee territoriali,

AVIS Nazionale verificherà le eventuali

anomalie tra gli statuti delle 3.400 sedi e

qualora qualche sede periferica non avesse

ottemperato agli obblighi ci sarà il tempo

per riconvocare le Assemblee locali entro

il 3 agosto 2019.

Abbiamo voluto convocare presto l’Assemblea

generale di AVIS NAZIONALE

proprio per consentire alle sedi comunali

di modificare gli statuti unitamente all’Assemblea

annuale ordinaria, senza doverne

convocare una seconda.