Come ogni anno, con l’arrivo dell’inverno
e dei nuovi virus influenzali, a non mancare
sono le raccomandazioni da parte delle
Autorità Sanitarie: il consiglio sempre valido
è quello di correre a vaccinarsi.
Ma perché farlo? Ecco 4 buoni motivi che
possiamo considerare da sempre validi.
Quest’anno, però, ne aggiungiamo uno,
per poter dire con ancora più fermezza
che vaccinarsi contro l’influenza è davvero
fondamentale.
Perché vaccinarsi contro l’influenza
Il momento migliore per vaccinarsi? Va
dai primi di novembre a dicembre inoltrato,
conside-rando che la protezione si sviluppa
dopo due settimane dall’iniezione
e che la massima circola-zione dei virus è
prevista tra gennaio e febbraio.
Le ragioni per recarsi dal proprio medico
di base o in farmacia per farsi somministrare
la dose di vaccino sono tante.
Eccone alcune.
1 - Per proteggere se stessi dall’influenza
- Spesso si sente dire che, nonostante
ci si sia sot-toposti al vaccino, l’influenza
arrivi comunque puntuale, come tutti gli
anni.
È bene, infatti, sottolineare che i vaccini
agiscono contro i virus influenzali più diffusi
nella sta-gione precedente e non rappresentano
uno scudo contro quei virus
che causano malanni minori, scambiabili
con l’influenza.
Se la possibilità di ammalarsi non è eliminata,
è però certo che il vaccino riesca
ad attenuare i sintomi. E se vi dovessero
dire che siano loro a causare l’influenza,
non credeteci: come sottoli-nea l’OMS
(Organizzazione Mondiale della Sanità), i
virus inattivati non possono sortire questo
effetto. Dolori o leggeri stati febbrili rappresentano
una normalissima reazione del
sistema im-munitario alla vaccinazione.
Uno o due giorni di riposo saranno sufficienti
per la ripresa.
2 - Perché rappresenta un salvavita per
le persone più fragili - Polmoniti batteriche,
di-sidratazione, otiti, sinusiti, peggioramento
di patologie, quali diabete, malattie
cardiovascolari e respiratorie croniche,
sono solo alcune delle complicanze che
l’influenza può portare con sé, so-prattutto
per i soggetti al di sopra dei 65 anni, per
i bimbi più piccoli e per le donne incinte.
3 - Per proteggere mamma e bambino
durante i mesi della gravidanza - Il vaccino
con-tro l’influenza è raccomandato
alle donne in dolce attesa, ma solo durante
il secondo e terzo trimestre di gravidanza.
In questo modo, il rischio di ricovero si
riduce del 50%, così come il pericolo che
il nascituro soffra di otite o di altre patologie
nei primi due mesi di vita, in quanto
la mamma gli avrà tra-smesso gli anticorpi
contro i virus influenzali, spesso responsabili
di tali malattie neonatali.
4 - Perché conviene (in tutti i sensi, anche
economicamente) - Sembrerà superfluo,
ma l’influenza ha anche un costo sociale
ed economico molto elevato.
Si stima che, ogni anno, si spendano circa
10,7 miliardi di euro, tra spese mediche,
farmaci e co-sti derivati da assenze lavorative.
Così, le famiglie spenderanno in
media 250 euro per contra-stare influenza
e sindromi annesse. Il vaccino, invece,
comporta un esborso modesto, compreso
tra i 9 e i 18 euro.
Per le categorie a rischio? È assolutamente
gratuito.
C’è un ottimo motivo in più per vaccinarsi
Ma c’è un altro motivo per il quale vale la
pena vaccinarsi, che riguarda la necessità
di raggiun-gere l’autosufficienza nazionale
per gli emocomponenti che, tradotto, significa
disponibilità di sangue per trasfusioni
in ogni angolo d’Italia.
Infatti, fra i mesi in cui è necessaria una
sempre maggiore compensazione vi sono
quelli invernali, dove si registra il picco influenzale
e quindi la minore disponibilità
di donatori.
Proprio per questo motivo, dal 2018,
grazie all’impegno del Centro Nazionale
Sangue e delle Associazioni, come Avis, i
donatori rientrano tra le categorie per cui
è raccomandata la vaccinazione.
Dunque, verrà offerta l’opportunità
del vaccino antinfluenzale al milione e
800mila dona-tori del sangue che significa,
in primis, garantire la continuità della
disponibilità delle donazioni.
Il consiglio?
Diventate donatori ... e vaccinatevi! Occorre
avere un’età compresa tra 18 anni e
i 60 anni, un peso non inferiore a 50 Kg
e godere di buona salute. Per qualsiasi informazione,
AVIS è a vostra disposizione!
E ricordate: AVIS tutela la salute del donatore
durante tutto l’anno, non solo prima
della donazione.
(in collaborazione con il sito pazienti.it)