Carissimi,
sabato e domenica 10-11 novembre terremo un
importante momento di confronto e dibattito per
il futuro dell’Associazione, con l’organizzazione
della Conferenza Programmatica.
Qual è il significato di questo appuntamento?
Si tratta in primo luogo di ricominciare a confrontarsi
e parlarsi tutti insieme su tematiche sanitarie,
trasfusionali e sociali molto rilevanti, ma
ricordandosi sempre di chi è al centro della nostra
azione: il donatore, con il suo gesto di disponibilità
e altruismo, e il paziente, che ha bisogno ogni
giorno di migliaia di donatori di sangue preparati,
interessati e periodicamente chiamati a donare.
Nessun dibattito, pur rilevante e con autorevoli
contributi (come sarà quello del prossimo fine
settimana), potrà mai prescindere da questo.
La conferenza approfondirà il tema - per noi centrale
- del mantenimento dell’autosufficienza nazionale
e regionale di sangue ed emocomponenti,
anche attraverso l’ascolto di numerose esperienze
regionali.
Il tema dell’autosufficienza sarà collegato a problematiche
sociali ed organizzative di stretta
attualità, dalla formazione di nuovi dirigenti al
reclutamento continuo di nuovi donatori in un
contesto – ormai persistente - di calo demografico
e invecchiamento della popolazione.
Un confronto di questo tipo, aperto ai contributi
e alle buone prassi del territorio, è anche il modo
migliore per cementare una imprescindibile unitarietà
associativa.
L’aspettativa è che AVIS e i suoi dirigenti possano
uscire maggiormente arricchiti dalla due giorni
di lavori, con una maggiore convinzione di poter
lavorare assieme su obiettivi comuni e lasciando
magari da parte alcune aspettative singole.
C’ è bisogno di una AVIS che, forte dei suoi 90
anni di storia e rilanciata da nuove idee e nuovi
programmi, sappia essere sempre più un’Associazione
capace di contribuire al bene comune del
Paese.